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Primo Ventures annuncia ufficialmente il cambio di nome diventando Primo Capital SGR S.p.A., segnando così la sua evoluzione che la vede piattaforma di investimento indipendente italiana dedicata ai settori tecnologici chiave, cruciali per lo sviluppo economico del Paese. Primo Capital opera oggi sia nel settore del venture capital (VC) sia del private equity (PE).
La società ha iniziato il suo percorso nel settore digitale e da allora si è allargata a tre nuovi settori: la space economy con il primo fondo di VC focalizzato sulle tecnologie spaziali nell’Europa continentale, l’industria sanitaria e le tecnologie climatiche. La crescita settoriale è stata accompagnata da una diversificazione delle classi di attività di investimento che ha richiesto una nuova identità dell’azienda, che ha portato appunto alla nascita di Primo Capital.
Con oltre 500 milioni di euro di asset impegnati su più fondi, Primo Capital sostiene l’innovazione grazie a un team che oggi comprende circa 30 professionisti che lavorano in quattro verticali specializzati ed è supportato da un team di back-office qualificato. Con un portafoglio di oltre 55 società che hanno raccolto complessivamente più di 500 milioni di euro e impiegano più di 1500 persone. Primo Capital mira a stimolare ulteriormente la competitività e la produttività italiana ed europea attraverso investimenti in innovazione e tecnologia e dispone di struttura di governance pronta a costruire successivi fondi ulteriori, a partire dal lancio del secondo fondo dedicato alla space economy.
Primo Capital è supportato da un pool diversificato di oltre 25 investitori professionali, tra cui fondi previdenziali e pensionistici, imprese e società, family office ed enti istituzionali. In quanto sostenitore dell’investimento responsabile, Primo Capital si impegna anche a raggiungere ambiziosi obiettivi ESG, dopo la pubblicazione del suo primo rapporto ESG nel 2024, l’azienda ha sottoscritto i Principi per l’Investimento Responsabile (PRI), rafforzando il suo impegno a produrre un significativo impatto sociale e ambientale.
“Con il lancio di Primo Capital, inauguriamo una nuova fase del nostro percorso, con un’attenzione sempre più forte al consolidamento, alla strutturazione e alla gestione dei fondi e alla performance di ciò che abbiamo costruito fino a oggi – commenta in una nota Antonio Concolino, amministratore delegato di Primo Capital SGR (nella foto insieme agli altri fondatori Gianluca Dettori e Franco Gonella) – Negli ultimi dieci anni abbiamo contribuito alla nascita del venture capital in Italia, oggi Primo Capital continua la sua evoluzione, affermandosi come piattaforma di riferimento per gli investimenti tecnologici in Italia. Guardiamo ai prossimi vent’anni con l’obiettivo di continuare a contribuire attivamente allo sviluppo economico dell’Italia, rafforzando il nostro posizionamento internazionale e creando valore e opportunità sia per i nostri investitori e per l’ecosistema tecnologico nazionale”.
Il fondo Primo Health
Il nuovo fondo di private equity di Primo Capital, Primo Health, ha un obiettivo di 120 milioni di euro e investirà in piccole e medie imprese (PMI) del settore sanitario. Il fondo aderisce all’Articolo 8 del SFDR, ponendo forte enfasi su Sustainable Development Goal 3, Good Health and Well being.
La sanità è un segmento fondamentale dell’economia e una classe di investimento anticiclica e resiliente, questo settore rappresenta circa il 10% del PIL europeo e gode di tendenze di crescita secolari. L’invecchiamento della popolazione, l’innovazione tecnologica e la pressione sui sistemi sanitari pubblici sono i fattori che hanno determinato la crescita secolare del settore. Storicamente, i fondi PE che investono in questo settore hanno ottenuto rendimenti superiori alla media dei fondi PE generalisti. Primo Health ha raggiunto il suo primo closing a 64 milioni di euro ed è sostenuto da tre investitori professionali di alto livello: Fondo Europeo per gli Investimenti (FEI), Fondo Italiano d’Investimento e Fondazione ENPAM. Il team di gestione, composto da Andrea Pavero, Carlo Vanoli ed Emiliano Tonelli, può contare su oltre 70 anni di esperienza combinata e una solida competenza sia nel private equity sia nel settore sanitario, il loro track record è dimostrato da un ritorno di oltre il 2,5 volte sul capitale investito e da un IRR del 25% e si avvale dell’esperienza industriale di oltre 15 anni dei GP nel settore sanitario.
Alessandro Tappi, chief investment officer del FEI, commenta: “Il FEI è entusiasta di partecipare al primo closing di Primo Health per sostenere le PMI e le piccole mid-cap che sviluppano e migliorano le soluzioni in relazione alla diagnosi e al trattamento delle malattie nonché alla loro prevenzione. L’investimento del FEI nell’ambito di InvestEU, mira a sostenere queste imprese, che contribuiscono all’innovazione e all’aumento della competitività del settore sanitario europeo che sono obiettivi chiave dell’Unione Europea”.
“Il Fondo Italiano, con i suoi fondi di fondi dedicati agli investimenti di private equity, ha sostenuto lo sviluppo del panorama italiano del private equity. Primo Health, in cui Fondo Italiano ha investito come cornerstone investor, consente a Primo Capital di ampliare la propria offerta. Il nostro investimento in Primo Health rappresenta il nostro ulteriore contributo all’espansione delle opportunità di crescita per le piccole e medie imprese italiane che operano nel verticale distintivo della salute, un settore di eccellenza del nostro Paese, offrendo ai nostri investitori l’opportunità di catturare rendimenti interessanti”, aggiunge Luigi Tommasini, responsabile iniziative strategiche del Fondo Italiano d’Investimento.
“Gli investimenti nel settore sanitario italiano rappresentano logicamente una quota importante del private equity nazionale per il loro valore strategico, per i potenziali impatti sulla crescita delle professioni mediche e odontoiatriche”, conclude Alberto Oliveti, presidente della Fondazione ENPAM.
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