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European Equity Crowdfunding Landscape è il primo report che analizza e mappa il mercato europeo dell’equity crowdfunding per startup e aziende innovative in crescita, è stato realizzato da Over Ventures in collaborazione con Italian Tech Alliance, e fornisce la visione strutturata del panorama europeo, mettendo in evidenza le performance delle campagne di equity crowdfunding nel 2024 e analizzando le opportunità presenti e future create dall’entrata in vigore del Regolamento 2020/1503 comunitario (ECSPR) lo scorso 10 novembre 2023.
“Questo report rappresenta la prima vera analisi del mercato a livello europeo, e vogliamo che diventi uno strumento utile a imprenditori, piattaforme ed investitori per comprendere le potenzialità e i benefici che il crowdfunding può dare – dice a Startupbusiness Giancarlo Vergine, founding partner di Over Ventures – Oggi a mio avviso abbiamo visto dei dati molto interessanti per il nostro Paese in questo mercato. L’Italia infatti è sorprendentemente il secondo mercato europeo per dimensione del crowdfunding, dopo la Francia, dato che rispetto al sesto/settimo posto che abbiamo invece nel mercato del venture capital, è veramente positivo. Allo stesso tempo, dato che le piattaforme italiane si concentrano prevalentemente in Italia e che non vi sono molti operatori internazionali attivi, l’obiettivo futuro deve essere quello di continuare in questa direzione cercando sempre più di collaborare all’interno della filiera del venture capital. Dati alla mano credo ci sia ancora tanto spazio di crescita”.
Il report che si fonda sul contributo delle principali piattaforme e alcuni tra i maggiori esperti di mercato a livello continentale, analizza oltre 310 campagne di equity crowdfunding di successo lanciate nel corso dell’anno dalle principali piattaforme autorizzate e oltre 245 milioni di euro raccolti. Sebbene il Regolamento ECSPR abbia aperto da oltre un anno ormai il mercato continentale, solo 54 dei 225 portali autorizzati da ESMA si concentrano sull’equity crowdfunding per startup e PMI, e quindi più affini al mercato del venture capital e private equity, lasciando agli altri l’attività di raccolta sempre più in crescita nei settori del lending, real estate e green energy, esclusi dall’analisi. La Francia si conferma leader europeo sia per numero di portali autorizzati, con 59 complessivamente autorizzati e 15 attivi nell’equity per startup e PMI, sia per capitali raccolti, oltre 77 milioni di euro. L’Italia segue in seconda posizione, con oltre 52 milioni di euro raccolti, distinguendosi per l’operato di piattaforme come Mamacrowd, seconda piattaforma europea per capitali raccolti, e CrowdFundMe, nonostante la limitata presenza di operatori regionali (Crowdcube, Republic Europe e Invesdor) rispetto alla Francia, dove questi si sono consolidati. La Germania, con sole 5 piattaforme di crowd investing autorizzate, di cui nessuna operante nell’equity crowdfunding per startup e PMI, registra invece poche raccolte solo grazie al supporto di operatori internazionali.
Tra i settori che hanno guidato il mercato nel 2024 emergono le life science, il food & beverage e il lifestyle. In termini di performance, spiccano campagne come quella di Baladin, che ha raccolto 5 milioni di euro da 2.196 investitori, raggiungendo il limite massimo previsto dal Regolamento ECSP per i portali italiani, e quella della fintech francese Green Got, che con 5,3 milioni di euro raccolti da oltre 3.700 investitori su Crowdcube ha registrato la raccolta più alta dell’anno grazie alla licenza per operare anche nel Regno Unito, dove il limite massimo è pari a 8 milioni di euro. Degno di nota anche il community funding a completamento della raccolta fatta con VC da parte dell’unicorno francese Vestiaire Collective, con oltre 3,5 milioni di euro raccolti da più di 3.200 suoi utenti sempre su Crowdcube.
Alla presentazione del report hanno partecipato protagonisti dell’ecosistema italiano: oltre allo stesso Giancarlo Vergine, Federico Rastelli, head of startup di Mamacrowd; Anna Raschi, general manager di Opstart; Davide Fioranelli, fondatore e general partner di Lumen Ventures; Lorenzo Ferrara, presidente di Open Seed; Camillo Castellani, co-fondatore e COO di Fantacycling e Francesco Cerruti, direttore generale di Italian Tech Alliance. Si è discusso dell’impatto del Regolamento ECSP sul mercato italiano, evidenziando come abbia eliminato barriere normative e comunicative, ampliato le opportunità per le imprese e rafforzato le tutele per gli investitori, pur richiedendo un ulteriore lavoro per colmare le disparità regionali e promuovere collaborazioni transfrontaliere.
“In momenti come quello attuale, caratterizzati da uno scenario economico complesso, è importante poter disporre di strumenti di analisi come questo report, perché raccontano di come il crowdfunding sia oggi un importante strumento per la raccolta di capitali di rischio capace di sostenere l’attività sia degli investitori che degli imprenditori, e che certamente potrà contribuire a far crescere l’ecosistema dell’innovazione e il mercato dei capitali, fornendo alle startup una forma di finanziamento alternativa. E nel caso specifico dell’Equity Crowdfunding, la nuova regolamentazione europea rende ancora più centrale la necessità di fornire un quadro il più chiaro possibile rispetto alle performance e alle prospettive del fenomeno”, commenta in una nota Francesco Cerruti.
Il report completo è disponibile qui
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