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Neuronova, startup deeptech fa sapere di avere chiuso un round pre-seed da 1.5 milioni di euro per la realizzazione di chip per l’IA a bassissimo consumo energetico. Questo finanziamento sosterrà lo sviluppo del processore ultra-low power di Neuronova, una tecnologia rivoluzionaria che riduce il consumo di energia di mille volte, consentendo di portare l’IA su smart device e sensori alimentati a batteria.
Nel 2023, le vendite globali di dispositivi smart hanno sfiorato i due miliardi di unità, evidenziando una crescente necessità di tecnologie sempre più efficienti, dice l’azienda in una nota. Con l’espansione di questo mercato, affidarsi esclusivamente a infrastrutture cloud centralizzate per l’elaborazione dei dati diventa sempre meno sostenibile, a causa dell’elevato consumo energetico, dell’impatto ambientale e dei costi in continuo aumento. Il processore di Neuronova affronta questa sfida portando l’esecuzione dell’IA direttamente sul dispositivo, spostando il calcolo dai data center centralizzati a soluzioni a basso consumo energetico integrate nei dispostivi smart. È possibile in questo modo decongestionare l’infrastruttura cloud abilitando allo stesso tempo applicazioni altrimenti irrealizzabili di real-time processing, che vanno dall’interazione fluida con assistenti vocali IA ad apparecchi medici avanzati.
Grazie al recente round di finanziamento guidato da 360 Capital e Tech4Planet, l’hub di trasferimento tecnologico sulla sostenibilità ambientale creato su iniziativa di CDP Venture Capital, Neuronova potrà ampliare il proprio team, concentrare risorse sulla ricerca e sviluppo, e avviare il design e la produzione del primo prototipo del processore. Questo importante passo avvicina l’azienda al suo obiettivo di rendere l’intelligenza artificiale più sostenibile e scalabile. La tecnologia di Neuronova infatti mira a facilitare l’integrazione dell’IA per creare soluzioni avanzate in diversi settori, dall’elettronica di consumo ai dispositivi IoT, aprendo nuovi scenari per prodotti smart ma anche per modelli di business innovativi.
Fondata da tre ingegneri con un dottorato in calcolo neuromorfico, Neuronova sta emergendo come nell’ambito delle soluzioni IA a basso consumo energetico, rispondendo alla crescente domanda dei principali produttori di dispositivi smart. Sfruttando un paradigma che emula il funzionamento del cervello direttamente a livello hardware, la tecnologia di Neuronova implementa neuroni e sinapsi come vere e proprie strutture fisiche su silicio. Questo design consente di eseguire l’elaborazione IA in modo simile ai sistemi biologici, con un consumo energetico fino a mille volte inferiore rispetto alle soluzioni attuali, tutto all’interno di un chip compatto grande solo qualche millimetro compatibile con l’integrazione ad alti volumi.
Il prototipo del processore di Neuronova, in uscita il prossimo anno, dimostrerà le sue capacità nella risoluzione di task IA. Il posizionamento strategico di questa tecnologia ha già suscitato l’interesse di aziende nel settore dei dispositivi smart, alcune delle quali stanno già collaborando a stretto contatto con Neuronova per integrare questo processore innovativo nei loro prodotti.
“La nostra missione in Neuronova è rivoluzionare la scalabilità dell’AI tramite una tecnologia sostenibile che permette ai dispositivi di fare di più con meno energia – afferma in una nota Alessandro Milozzi, CEO e co-fondatore di Neuronova (nella foto insieme al team) – Questa iniezione di capitale ci avvicina di un altro passo verso la rivoluzione dell’infrastruttura per l’AI, abilitando una nuova generazione di dispositivi e sensori intelligenti”.
“Integrare efficacemente l’intelligenza artificiale nei dispositivi di uso quotidiano è una delle sfide tecnologiche chiave di oggi. Crediamo che l’approccio pragmatico e ispirato al cervello biologico di Neuronova sia la risposta, sbloccando il grande potenziale di mercato del calcolo neuromorfico,” dice Alessandro Zaccaria, partner di 360 Capital.
“Il nostro investimento in chip neuromorfici rivoluzionari riflette il nostro impegno nel guidare l’innovazione sostenibile – aggiunge Claudia Pingue, senior partner e head of technology transfer fondo di CDP Venture Capital – I chip di Neuronova hanno il potenziale per ridurre i consumi di energia per l’IA sui sensori e dispositivi di un fattore mille, rappresentando una soluzione strategica a una delle più grandi sfide nella sostenibilità dell’intelligenza artificiale”.
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